Storia del Calcetto e dell'Erba Sintetica

Importato in Italia dal Tennista Nicola Pietrangeli, il gioco del calcetto, originario del Brasile dove veniva giocato dapprima sulle spiagge ed in un secondo tempo nelle palestre indoor, è senza alcun dubbio lo sport che più ha contribuito al successo dell'erba sintetica ed al suo conseguente sviluppo.
Alla fine degli anni 80, la moda del calcio a cinque, che si propaga da Roma, conquista l'Italia e contemporaneamente l'Europa. Decine di clubs e associazioni convertono i campi da tennis in calcetto e centinaia di realizzazioni vengono commissionate "ex novo" da comuni e privati.

 

Un campo da Calcetto occupa praticamente lo stesso spazio di un campo d tennis ma può essere affittato ad una cifra cinque/sei volte superiore. Considerando poi che gli italiani sono un popolo che ama molto il calcio è facile capire come questo nuovo sport abbia preso presto piede. Certo è un po'  strano pensare che fu proprio un grande ex tennista a portare in Italia il Calcetto, forse non immaginava che ci avrebbe rimesso proprio il Tennis.

Molti centri sportivi dunque in quegli anni convertito i campi da tennis in campi da calcetto sia perchè più convenienti economicamente sia perchè proprio in quegli anni cominciò la crisi del tennis in Italia. Per approfondimenti sul tennis www.tennisweb.it.

Inizialmente i campi del nostro centro sportivo n° 2 e n° 6 sono nati come campi da tennis, il n° 1 era un campo da basket, poi tutti convertiti in campi da calcetto. Il nostro centro sportivo dispone comunque ancora di un campo da tennis.

LA PRIMA GENERAZIONE: Il Tennis
Nel 1983 iniziava la posa pionieristica dei primi campi in erba sintetica di prima generazione, che erano costituiti in fibra polipropilenica con uno spessore variabile da  22 mm a  27 mm, intasati con sabbia di quarzo.
Nonostante le iniziali difficoltà di mercato che ci furono, vennero realizzati i primi campi da tennis; nel frattempo l'affermarsi del calcio a cinque segnò il vero decollo e sancì il successo dell'erba sintetica in Italia.
LA SECONDA GENERAZIONE: Il Calcetto

Sotto l' impulso del calcio a cinque e della ricerca e sperimentazione dell'industria nacque la fibra di seconda generazione: l'erba sintetica venne tessuta con fibre dritte e ritorte in polietilene, in poliammide, in monofilo, ecc., allo scopo di ottimizzare i prodotti a seconda dell'uso sportivo.
L'erba sintetica divenne una superficie leader e una delle più utilizzate nel mondo sportivo.

LA TERZA GENERAZIONE: il Calcio

Dopo un ventennio di utilizzo, di sperimentazione e sviluppi, nel 1996 in Canada e nel 1997 in Europa vennero modificati i telai e l'altezza dell'erba sintetica passò da 30/35 mm fino a 50/65 mm.
Le nuovi superfici tessute con fibre polioleofiniche e opportunamente saturate con sabbia di quarzo e granuli di gomma si dimostrarono eccellenti per il gioco del calcio, offrendo notevoli vantaggi rispetto all'erba naturale che si traducono in: una diminuzione dell'affaticamento, dei traumi muscolari, tempi prolungati di utilizzo, minori costi di manutenzione e maggiori prestazioni per uso sportivo.
Approvata inizialmente dalla F.I.F.A. e dalla U.E.F.A., in Italia la L.N.D. (Lega Nazionale Dilettanti) ha elaborato un ottimo protocollo di qualità per l'omologabilità dei campi in erba di terza generazione per il calcio, che potranno ospitare competizioni nel Campionato di Lega Nazionale Dilettanti e nel Settore Giovanile e Scolastico.

 

 

 


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